top of page
Museo delle macchine per cucire di Arcore
Il periodo dal 1950 al 1975, soprattutto negli anni ’60 del boom economico, vide una radicale trasformazione della macchina per cucire, sempre più marchi si affacciano sul mercato, con nuovi e sempre più tecnologici modelli, in pochi anni gli esemplari subiscono una decisa trasformazione, da semplici oggetti “manuali” diventano automatiche, con capacità di eseguire punti e ricami prima impensabili, con possibilità di eseguire le asole dei bottoni. La produzione italiana, oltre a sviluppare nuovi modelli, non fa mancare la propria vena di design, alcuni esemplari diventeranno delle icone, la NECCHI vanta modelli che nel corso degli anni vinsero più volte l’ambito premio di “COMPASSO D’ORO”, come la
MIRELLA
La SALMOIRAGHI produce, su progetto dell’architetto Mangiarotti, il modello
44
Caratterizzata da un montaggio semplice, il cliente aveva la possibilità di acquistare il modello con il colore da lui scelto, è un’opera d’arte ed un esemplare, non a caso, è esposto al MoMA di New York.
La BORLETTI presenta il modello
1102
Mentre la casa VIGORELLI immette sul mercato il modello
PRATICA
La produzione estera annovera i marchi svizzeri: BERNINA, qui il modello
125
ELNA con il modello
LOTUS
Macchine caratterizzate da soluzioni tecnico-ingegneristiche di alto livello.
La produzione tedesca è all’avanguardia per robustezza e praticità d’uso, con marchi come: PFAFF, in foto il modello
260
GRITZNER, modello G U L , automatica, bobina centrale
GUL
Non mancano industrie dei paesi dell’est Europa:
qui un raro esemplare di
ZUNDAPP
Ma come sempre a farla da padrona è la SINGER, con una produzione di modelli impressionante, si parte con la serie 300, il modello in foto è la 306 M (per onore di cronaca è l’esemplare che Brioschi acquistò nel 1955)
306 M
A cui fece seguito la fortunatissima serie 400, qui in foto il modello
401
Per proseguire poi con la serie 600, l’esemplare in foto è il modello
650 GOLDEN
PANORAMIC
Che trasformò radicalmente il concetto di macchina per cucire, era una delle prime macchine semi-automatiche, con possibilità di eseguire innumerevoli punti e ricami.
Sul finire del 1970 ecco un'altra evoluzione, si passa alla serie 700, un passaggio epocale per la macchina per cucire, automatica
700
bottom of page